Per il fidanzato di Carlotta Benusiglio, la stilista trovata impiccata nel 2016 a Milano, sono stati richiesti 30 anni di carcere, per omicidio.
La pm di Milano, Francesca Crupi, ha rihiesto una condanna a 30 anni per Marco Venturi, l’uomo accusato di omicidio volontario per aver ucciso la fidanzata Carlotta Benusiglio. Lei era una stilista di 37 anni, che fu trovata impiccata con una sciarpa ad un albero nei giardini di piazza Napoli, a Milano, la notte del 31 maggio 2016.
Per ben tre volte è stata rifiutata la richiesta d’arresto per l’uomo, ma ora la pm ha richiesto ancora una volta il carcere per l’uomo, imputato in abbreviato davanti al gup Raffaella Mascarino anche per stalking e lesioni ai danni della compagna.
Nonostante all’ epoca le indagini portarono alla conclusione che la ragazza si era impiccata volontariamente, la famiglia di Carlotta non ci ha mai creduto e ha richiesto a gran voce che ci fossero approfondimenti.
l pm nel processo a porte chiuse, da quanto si apprende dalle nuove notizie, ha richiesto le consulenze della Procura e della parte civile, coi legali Gian Luigi Tizzoni e Pier Paolo Pieragostini, che rappresentano i familiari.
I risultati delle indagini
Secondo gli inquirenti, Carlotta Benusiglio venne strangolata quella notte dall’ex fidanzato, dopo l’ennesimo litigio, probabilmente con un braccio o con la stessa sciarpa che indossava, poi l’uomo avrebbe simulato il suicidio lasciando “il corpo, ormai cadavere, sospeso all’albero”. Agli atti una consulenza sulle immagini di due telecamere di sorveglianza, prodotta dai legali della famiglia della donna. L’orario della morte, poco prima delle 4 del mattino, è stato fissato nella consulenza grazie a un frame estrapolato da un video, in cui si vede la luce di un lampione oscurata dal corpo della giovane appeso all’albero.
Marco Venturi era già stato accusato dalla stessa Carlotta per stalking e lesioni, tra il 2014 e il 2016, anno in cui si è poi consumata la tragedia.